UMBERTO II E LA MORTE DELLA REGINA MADRE, ELENA DI SAVOIA
Altrettanto severo che con Re Umberto II, De Gasperi fu vergognosamente duro anche con sua madre, alla quale impedì nel 1948, quando ormai era una vedova di 75 anni, di salire a bordo di navi italiane o straniere che sostavano nei nostri porti, per raggiungere la figlia Maria, in Costa Azzurra. Anche Umberto provo' ad intercedere, ma invano. La "Regina buona" morì il 28 ottobre 1952 a Montpellier, dove si era trasferita colpita da un tumore all'intestino, lo stesso male che avrebbe consumato il figlio prediletto. Ai funerali si presentò anche l'ambasciatore della repubblica italiana a Parigi, Quaroni, da tempo amico di Umberto. Ma lui, vedendolo entrare nella camera ardente della madre, affinché quella visita non causasse problemi al diplomatico, non gli diede neppure la mano. Rimase immobile a fissare il corpo di Elena, con il libro di preghiere aperto sui palmi. Umberto, durante la tumulazione al cimitero San Lazzaro di Montpellier, con un movimento impercettibile delle labbra mormora: "Addio mamma!". Umberto non poté esaudire il desiderio della madre di respingere tutti i fiori in cambio di opere di carità, talmente ne arrivarono - in men che non si dica - a Montpellier. Ma accolse quello di avere una tomba semplice . Fu Umberto II a disegnarla e a curarne la manutenzione. Raggiungendola spesso in silenziosi "pellegrinaggi" e mandando solo agli amici più cari la cartolina con la veduta del sepolcro materno con dietro soltanto la sua firma: Umberto. "Dio benedica gli Italiani, tutti ugualmente figli d'Italia" Elena (Cettigne - 8 gennaio 1873 Montpellier - 28 novembre 1952)